Prepensionamento per lavori usuranti: un diritto per chi è più esposto

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Prepensionamento per lavori usuranti: un diritto per chi è più esposto

Chi svolge mansioni faticose o in ambienti a rischio può accedere alla pensione anticipata, a condizione di soddisfare requisiti specifici. La normativa tutela la salute dei lavoratori con sorveglianza sanitaria obbligatoria e misure preventive contro l’insorgere di malattie professionali

Il D. Lgs. n. 67/2011 ha introdotto, per alcune tipologie di lavoratori, la possibilità, a domanda, di anticipare l’età pensionabile, fermi restando il requisito di anzianità contributiva non inferiore a trentacinque anni e il regime di decorrenza del pensionamento vigente al momento della maturazione dei requisiti agevolati.

Destinatari

Hanno diritto all’accesso al trattamento pensionistico anticipato le seguenti tipologie di lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che del settore privato:

  1. lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti di cui all’articolo 2 del decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale del 19 maggio 1999:
  • lavori in galleria, cava o miniera: mansioni svolte in sotterraneo con carattere di prevalenza e continuità
  • lavori nelle cave mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale
  • lavori nelle gallerie mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento con carattere di prevalenza e continuità
  • lavori in cassoni ad aria compressa
  • lavori svolti dai palombari
  • lavori ad alte temperature: mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di 2 fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti ad operazioni di colata manuale;
  • lavorazione del vetro cavo: mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
  • lavori espletati in spazi ristretti, con carattere di prevalenza e continuità ed in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte continuativamente all’interno di spazi ristretti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
  • lavori di asportazione dell’amianto mansioni svolte con carattere di prevalenza e continuità.
  1. lavoratori notturni ripartiti nelle seguenti categorie:
  • lavoratori a turni, di cui all’articolo 1, comma 2, lettera g), del decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66, che prestano la loro attività nel periodo notturno, per almeno 6 ore per un numero minimo di giorni lavorativi all’anno non inferiore a 78 per coloro che maturano i requisiti per l’accesso anticipato nel periodo compreso tra il 1° luglio 2008 e il 30 giugno 2009 e non inferiore a 64 per coloro che maturano i requisiti per l’accesso anticipato dal 1° luglio 2009;
  • al di fuori dei casi di cui al numero 1), lavoratori che prestano la loro attività per almeno tre ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino di cui all’articolo 1, comma 2, lettera d), del predetto decreto legislativo n. 66 del 2003, per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo;
  1. lavoratori alle dipendenze di imprese per le quali operano le voci di tariffa per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro di cui all’elenco n. 1 contenuto nell’allegato 1 al D. Lgs. n. 67/2011,
VoceLavorazioni
1462Prodotti dolciari; additivi per bevande e altri alimenti
2197Lavorazione e trasformazione delle resine sintetiche e dei materiali polimerici termoplastici e termoindurenti; produzione di articoli finiti, etc.
6322Macchine per cucire e macchine rimagliatrici per uso industriale e domestico
6411Costruzione di autoveicoli e di rimorchi
6581Apparecchi termici: di produzione di vapore, di riscaldamento, di refrigerazione, di condizionamento
6582Elettrodomestici
6590Altri strumenti ed apparecchi
8210Confezione con tessuti di articoli per abbigliamento ed accessori; etc.
8230Confezione di calzature in qualsiasi materiale, anche limitatamente a singole fasi del ciclo produttivo

cui si applicano i criteri per l’organizzazione del lavoro previsti dall’articolo 2100 del codice civile, impegnati all’interno di un processo produttivo in serie, contraddistinto da un ritmo determinato da misurazione di tempi di produzione con mansioni organizzate in sequenze di postazioni, che svolgano attività caratterizzate dalla ripetizione costante dello stesso ciclo lavorativo su parti staccate di un prodotto finale, che si spostano a flusso continuo o a scatti con cadenze brevi determinate dall’organizzazione del lavoro o dalla tecnologia, con esclusione degli addetti a lavorazioni collaterali a linee di produzione, alla manutenzione, al rifornimento materiali, ad attività di regolazione o controllo computerizzato delle linee di produzione e al controllo di qualità;

  1. conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a 9 posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.

Il diritto al trattamento pensionistico anticipato è esercitabile qualora i lavoratori di cui sopra abbiano svolto una o più delle attività lavorative di cui alle lettere a), b), c) e d) per un periodo di tempo pari ad almeno sette anni negli ultimi dieci di attività lavorativa, o ad almeno la metà della vita lavorativa complessiva.

Lavori usuranti e obbligo di prevenire possibili malattie professionali

I lavoratori che svolgono mansioni usuranti di cui all’articolo 2 del decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale del 19 maggio 1999 subiscono maggiormente il rischio di contrarre possibili malattie professionali, come tumori ai polmoni causati dagli scavi di gallerie in ammassi rocciosi contenenti amianto, o l’ernia del disco causata da movimentazione di carichi e dall’ esposizione a vibrazioni e sollecitazioni.

La sorveglianza sanitaria, a cui il datore di lavoro è obbligato per legge, rappresenta un’attività di valutazione dello stato di salute dei lavoratori, correlata alle mansioni svolte e ai rischi connessi. In particolare, per i lavori usuranti, il medico competente è deputato a effettuare periodiche valutazioni, al fine di individuare eventuali situazioni a rischio per la salute dei lavoratori. Tale attività si articola in tre momenti chiave: preassuntiva, periodica e a cessazione del rapporto di lavoro. Sulla base dei risultati ottenuti, il medico competente può prescrivere approfondimenti diagnostici e proporre al datore di lavoro misure preventive e protettive adeguate.

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Disclaimer: Le immagini presenti in questo articolo sono utilizzate esclusivamente a scopo decorativo e non hanno alcun collegamento diretto con il contenuto trattato. Ogni riferimento visivo è puramente casuale.