In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti delle Persone con Disabilità, lo scorso 3 dicembre, il Comune di Giardini Naxos, per iniziativa dell’ Osservatorio delle Pari Opportunità e con il coordinamento della Garante dei Diritti delle Persone con Disabilità, Dott.ssa Tina Polonia, ha ospitato una conferenza ricca di spunti e testimonianze. L’incontro ha messo in luce la distanza ancora da colmare per una vera inclusione e ha presentato progetti concreti, dalle spiagge accessibili alla riforma legislativa.
Inclusione turistica: il progetto “Mykonos per tutti”
Ad aprire i lavori è stata la Dott.ssa Sonia Favazza, pedagogista, insegnante di sostegno e membro dell’Osservatorio delle Pari Opportunità, che vive la disabilità in prima persona come madre di un ragazzo autistico. La Dott.ssa Favazza ha sottolineato come l’esperienza personale sia diventata un motore di attenzione nel suo campo lavorativo, che spazia dalla terapia cognitivo-comportamentale all’inclusione.
Il suo intervento si è focalizzato sul progetto di inclusione turistica all’interno del nuovo Piano demaniale di utilizzo delle spiagge del Comune. Il fiore all’occhiello è l’iniziativa “Mykonos per tutti” in collaborazione con il Lido Mikonos beach di Giardini Naxos.
“Quando si pensa alla disabilità si pensa a quella fisica, ma non è solo quella,” ha affermato la Dott.ssa Favazza, ribadendo la necessità di un approccio a 360 gradi.
Il progetto include: passerelle, sedie Job per l’accesso in acqua, bagni disabili, tavoli che permettono l’inserimento della carrozzina, mappe tattili in Braille, presentazioni in LIS (Lingua dei Segni Italiana) e un argano sollevatore che sarà impiantato su una barca per facilitare l’accesso al mare. L’augurio è che questo modello di spiaggia accessibile possa essere replicato a livello nazionale.
L’AIAS e la rete per un progetto di vita completo
L’Architetto Giuseppe Nucifora, Presidente della sezione AIAS (Associazione Italiana Assistenza Spastici) di Taormina, ha ripercorso la storia dell’associazione, fondata a Roma nel 1954 da genitori di bambini affetti da paralisi cerebrale infantile. L’AIAS, che nel 2024 ha celebrato 70 anni di attività, è oggi una realtà diffusa che si prende cura in media di circa 20.000 persone con gravi disabilità.
La sezione di Taormina, attiva dal 1979, offre servizi di terapia ambulatoriale, domiciliare, centri diurni e il servizio di Assistenza all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM) per i comuni del comprensorio. L’Architetto Nucifora ha evidenziato l’impegno per la qualità dei servizi che è, infatti, garantita con il certificato secondo la Norma UNI EN ISO 9001.
Tuttavia, ha sollevato anche criticità:
- liste d’attesa: difficoltà nello smaltimento dovuta alla ciclicità e durata delle terapie.
- mancanza di accompagnamento: la solitudine delle persone con disabilità dopo la dimissione, al momento dell’inserimento nel mondo della scuola o del lavoro, evidenziando la necessità di un sistema che realizzi il loro progetto di vita.
In chiusura, è stato annunciato un importante incontro con l’ARCI Sicilia per un progetto di censimento e accessibilità di circa 200 musei comunali dell’isola, a dimostrazione della volontà di fare rete per migliorare i servizi.
Diritto, assistenza e la storica svolta sul concetto di “autonomia”
L’Avv. Francesca Caltabiano, fondatrice di www.sosinvalidità.it, ha focalizzato il suo intervento su tre snodi legali e sociali cruciali: la tutela dei Caregiver Familiari, l’indennità di accompagnamento e le ore ASACOM.
Il Caregiver Familiare: un sostegno insufficiente
La proposta di legge sui Caregiver Familiari (DDL Locatelli), pur riconoscendoli come il pilastro del welfare non retribuito (stimato in 7 milioni di persone), è stata criticata per i criteri restrittivi che limitano l’accesso al contributo di € 400 mensili (ISEE inferiore a € 15.000, 91 ore di cura settimanali, convivenza col familiare disabile e limite di € 3.000 lordi annui da attività lavorativa). Inoltre, i fondi stanziati prevedono l’erogazione del beneficio non prima del 2027, con un rischio di importo pro capite “simbolico e umiliante”.
La svolta giurisprudenziale sull’indennità di accompagnamento
Di rilievo la recente Ordinanza della Corte di Cassazione n. 28212 del 23 ottobre 2025. La Cassazione ha stabilito che la necessità di “supervisione continua” durante la deambulazione è da considerarsi equivalente alla necessità di un “aiuto permanente”.
“Autonomia non significa solo saper muovere i passi, significa poter svolgere l’attività senza la costante necessità di vigilanza altrui,” ha spiegato l’Avv. Caltabiano.
Il principio fondamentale è la prevenzione del danno: se una persona non può muoversi senza la costante presenza di qualcuno pronto a intervenire per evitare una caduta (elevato rischio di cadute), non è considerata autonoma, indipendentemente dalla capacità motoria residua.
Le ore ASACOM: un diritto negato
L’Avvocato ha denunciato la prassi illegittima di ridurre o dimezzare le ore di assistenza all’autonomia e alla comunicazione (ASACOM) per i bambini disabili nelle scuole, richieste dal Piano Educativo Individualizzato (PEI). Tali riduzioni, motivate da vincoli di bilancio dei Comuni, violano il diritto allo studio, risultano discriminatorie e ricadono con onere economico e psicologico sulle famiglie.
La cannabis terapeutica: una cura, una battaglia per il suo utilizzo
Gli ultimi interventi sono stati quelli di Santa Sarta, Presidente dell’Associazione Pazienti Cannabis, e del Dott. Giuseppe Bova, medico anestesista dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina, con un affondo sul tema dei pazienti in cura con preparati magistrali a base di cannabis per la riduzione del dolore.
La Presidente, che è anche una paziente curata dal 2017 per artrite psoriasica e anoressia, ha raccontato la sua esperienza di “paziente cannabis” sottolineando necessità di una terapia che può “davvero cambiare in meglio la vita di un’intera famiglia”.
La sua Associazione, nata nel 2018, ha contribuito a colmare un vuoto normativo in Sicilia, per il quale le farmacie non avevano ancora i protocolli di preparazione del farmaco. Grazie all’interlocuzione con la Regione sulle carenze del sistema attuativo della L. n. 172 del 2017 ed in particolare l’art. 18 quater recante “Produzione e trasformazione di Cannabis per uso medico”, si è giunti all’approvazione del Decreto Assessoriale del 17 gennaio 2020, che ha stabilito le modalità di prescrizione dei preparati galenici magistrali di cannabis che avviene sulla base del piano terapeutico e la rimborsabilità della terapia che è a carico del S.S.R.
Ma, una volta ottenuta l’approvazione del Decreto assessoriale del 17 gennaio 2020, è insorta la problematica delle farmacie ospedaliere che non erano preparate per la produzione del farmaco a base di cannabis. Con l’aiuto della Dott.ssa Alessia Barbagallo e del Dott. Giuseppe Bova dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina, è stata stipulata una Convenzione tra l’Asp di Messina e le farmacie territoriali, la prima sul territorio siciliano. Da qui, si sono stipulate le altre Convenzioni tra le singole Asp siciliane e le farmacie dei distretti aperte al pubblico. In Sicilia possiamo dire che tutti i pazienti che soffrono di dolore cronico hanno finalmente una cura.
Tuttavia, il lavoro non è finito perché l’Associazione si prefigge i seguenti obiettivi:
- l’estensione delle patologie: il Decreto siciliano è applicabile solo a tre patologie, contro le sette riconosciute a livello nazionale dal D.M. 9 novembre 2015. L’obiettivo è quello di inserire le restanti quattro patologie nel documento regionale. Si mira, inoltre, ad allargare l’elenco nazionale perché possano avere un riconoscimento ai fini della terapia tantissime altre malattie che causano dolore cronico;
- lo snellimento dell’iter burocratico: l’Associazione chiede l’alleggerimento dell’iter di prescrizione del farmaco a base di cannabis, in particolare si spinge per la digitalizzazione del piano terapeutico (che in Sicilia è ancora cartaceo) per evitare che la burocrazia porti i medici a non prescrivere e i pazienti a interrompere le cure o, peggio, a rivolgersi al mercato nero.
La conferenza di Giardini Naxos ha dunque offerto una fotografia nitida delle sfide e dei progressi in materia di disabilità, dimostrando come l’impegno dal basso e la collaborazione tra istituzioni, associazioni e legali siano essenziali per trasformare il diritto all’inclusione in realtà quotidiana.