Un importante stanziamento per l’inclusione sportiva
Con l’obiettivo di promuovere l’inclusione e incentivare la pratica sportiva per tutti, il Dipartimento per lo Sport ha annunciato lo stanziamento di 1,5 milioni di euro destinati a iniziative per le persone con disabilità. Le risorse provengono dal “Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano”, la cui ripartizione per l’anno 2025 è stata definita dal recente Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 maggio 2025, firmato dal Ministro per lo Sport e i Giovani, Dott. Andrea Abodi. Questo provvedimento si inserisce in un più ampio programma di supporto all’intero movimento sportivo italiano, che per l’anno 2025 ammonta complessivamente a 22.734.012,42 €.
Acquisto e assegnazione di ausili sportivi
Come specificato nel decreto, il contributo sarà utilizzato per l’acquisto di ausili sportivi. Questi ausili verranno assegnati in uso gratuito alle persone con disabilità che ne faranno richiesta. Tale misura è fondamentale per abbattere una delle principali barriere economiche che ostacolano l’accesso allo sport per le persone con disabilità, permettendo loro di praticare discipline come l’atletica paralimpica, il basket in carrozzina o l’handbike senza dover sostenere costi elevati per l’attrezzatura specialistica.
Partnership e gestione dei Fondi
Per garantire una gestione efficace e trasparente, il decreto si basa su accordi di collaborazione già in essere. I criteri per l’accesso ai contributi sono definiti da un’intesa sottoscritta il 2 luglio 2024 tra il Dipartimento per lo Sport e il Comitato Paralimpico Italiano (CIP), l’ente di riferimento per lo sport paralimpico in Italia. Le modalità di collaborazione e di erogazione dei fondi sono invece individuate da un’intesa successiva, firmata il 30 luglio 2024, tra il Dipartimento per lo Sport, il CIP e l’INAIL. Questa partnership strategica assicura che le risorse siano distribuite in modo mirato e che il supporto raggiunga chi ne ha bisogno.
Lo sport paralimpico: storia, categorie e impatto
Lo sport paralimpico ha radici profonde, che risalgono al lavoro pionieristico del dottor Ludwig Guttmann nel 1948 in Inghilterra, il quale utilizzò lo sport come parte della riabilitazione per i veterani di guerra con lesioni spinali. I Giochi Paralimpici si tengono ogni quattro anni, seguendo i Giochi Olimpici, e rappresentano il culmine dello sport per atleti con disabilità.
Le discipline paralimpiche si basano su un sistema di classificazione che raggruppa gli atleti in base al tipo e al grado di disabilità, garantendo competizioni eque e competitive. Le categorie coprono una vasta gamma di disabilità, tra cui:
- Disabilità fisiche: atleti con lesioni spinali, amputazioni, paralisi cerebrale, lesioni muscolari o neurologiche.
- Disabilità visive: atleti ipovedenti o non vedenti.
- Disabilità intellettive: atleti con un significativo deficit nelle funzioni intellettive e nel comportamento adattivo.
Impatto sociale e valore dello sport
Questo impegno economico sottolinea la volontà del Governo di sostenere l’intero movimento sportivo italiano, garantendo che lo sport possa essere una forma di sviluppo personale accessibile a tutti. Al di là della competizione, la pratica sportiva per le persone con disabilità promuove l’autonomia, l’autostima, l’integrazione sociale e il benessere psicofisico, diventando un potente strumento di riabilitazione e inclusione. La collaborazione con enti come il CIP e l’INAIL rafforza il ruolo dello sport come veicolo di riscatto e di partecipazione attiva nella società.