Con il Decreto Tariffe, oltre mille prestazioni sanitarie aggiornate e l’ampliamento dei servizi gratuiti assicurati dal SSN. Stop di un giorno per decisione del TAR, ma ora in vigore: attesa per il giudizio definitivo.
Il Decreto Tariffe cambia la sanità con l’ampliamento dei servizi gratuiti assicurati dal SSN che prima erano erogati a pagamento e ora saranno garantiti a costo zero o a tariffe agevolate. Oltre a garantire un risparmio economico, il Decreto Tariffe riconosce più di un centinaio di nuove malattie rare ampliando il numero delle malattie invalidanti. Dopo una breve sospensione della sua efficacia, per decisione del Tar Lazio, durata meno di un giorno, il Decreto Tariffe è ad oggi in vigore, in attesa che vengano decise le sue sorti dalla giustizia amministrativa.
La recente emanazione del Decreto sulle nuove tariffe per l’accesso ai LEA, che modifica il Decreto Ministeriale del 23 giugno 2023, rappresenta una svolta epocale nel panorama della sanità pubblica italiana. Tale provvedimento sancisce un significativo avanzamento verso una più equa e completa fruizione dei Livelli Essenziali di Assistenza da parte di tutti i cittadini.
Il nuovo decreto, frutto della collaborazione tra il Ministero della Salute e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, è entrato in vigore il 30 dicembre 2024, con uno stop di solo un giorno, a seguito di una brevissima sospensione della sua efficacia decisa dal TAR Lazio. Tale provvedimento apporterà significative modifiche al sistema tariffario per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e assistenza protesica, aggiornando un quadro normativo rimasto sostanzialmente immutato per circa 30 anni.
Il nomenclatore tariffario, datato 1996 per la specialistica ambulatoriale e 1999 per l’assistenza protesica, è stato oggetto di una significativa revisione in risposta all’evoluzione delle pratiche mediche e tecnologiche degli ultimi decenni. Tale provvedimento, che interessa circa un terzo delle voci presenti nel nomenclatore (1.113 su 3.171 le prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica coinvolte nell’aggiornamento), mira a garantire l’equità nell’accesso alle prestazioni e a rafforzare il sistema sanitario nazionale grazie per una completa attuazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), come definiti dal DPCM del 2017. Il riallineamento tariffario è uno strumento fondamentale per superare le disparità assistenziali esistenti sul territorio nazionale, assicurando l’accesso equo e tempestivo a prestazioni sanitarie aggiornate e innovative per tutti i cittadini.
Le principali novità per la specialistica ambulatoriale:
- Procreazione medicalmente assistita (PMA): l’uniformazione delle prestazioni di Procreazione Medicalmente Assistita su tutto il territorio nazionale, facilitando l’accesso per le coppie;
- Diagnosi e monitoraggio di malattie rare e celiachia: saranno introdotte nuove prestazioni per la diagnosi precoce e la gestione di malattie rare e celiachia;
- Diagnostica per immagini avanzata: l’adozione di tecniche di diagnostica per immagini di ultima generazione, come l’enteroscopia con microcamera ingeribile;
- Consulenza genetica: indagini utili a confermare o a escludere un sospetto diagnostico;
- Radioterapia innovativa: saranno offerte tecniche innovative come la radioterapia stereotassica, l’adroterapia e la radioterapia con braccio robotico.
Le tariffe per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale costituiscono la remunerazione omnicomprensiva delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e si intendono come tariffe massime, a carico del fondo sanitario. Le regioni possono, nell’ambito degli accordi interregionali per la compensazione della mobilità sanitaria approvati dalla Conferenza Stato-Regioni nel rispetto degli equilibri di bilancio programmati, prevedere una remunerazione aggiuntiva in relazione ai costi associati all’eventuale utilizzo di specifici farmaci ad alto costo.
Anche l’assistenza protesica fa un salto in avanti con l’arrivo di protesi sempre più performanti e personalizzate, ponendo la tecnologia a servizio dell’inclusione: comunicatori oculari per facilitare la comunicazione, tastiere adattate per un’interazione più semplice con i dispositivi, apparecchi acustici digitali per una migliore comprensione del parlato, sistemi domotici per controllare l’ambiente domestico e protesi avanzate con riconoscimento vocale e controllo oculare per una maggiore autonomia.
Ricorso al Tar Lazio dei laboratori contro il Decreto Tariffe
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, in seguito alla presentazione del ricorso da parte di numerosi laboratori per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, del Decreto del Ministero della Salute del 25 novembre 2024, pubblicato in G.U., Serie Generale, n. 302 del 27 dicembre 2024 (nuovo Decreto Tariffe), ha accolto il 30 dicembre la richiesta di sospensione in via cautelare della sua applicazione per la parte riguardante le nuove tariffe per la specialistica ambulatoriale.
Tuttavia, il 31 dicembre il TAR ha accolto con decreto (scarica il documeto completo qui) l’istanza di revoca del decreto di sospensione cautelare del Decreto Tariffe, presentata dall’Avvocatura dello Stato (scarica il documento completo qui), a fronte delle evidenti ripercussioni sulla gestione delle prestazioni sanitarie che avrebbero, appunto, subito un blocco.
Infatti, si rappresenta nell’istanza di revoca del decreto di sospensione dell’Avvocatura dello Stato “l’estrema difficoltà di attivare il sistema tariffario del giugno 2023, con i relativi nomenclatori e cataloghi regionali, il che presuppone una necessaria pianificazione e valutazione di impatti organizzativi, tecnologici ed economici, con il coinvolgimento di tutti i fornitori di applicativi che determinerebbe un blocco del sistema di prescrizione, prenotazione ed erogazione, con conseguente disservizio all’utenza e ritardi nell’erogazione delle prestazioni e, in ultima analisi, con un impatto sulla salute dei pazienti”.
La questione viene rinviata alla camera di consiglio del 28 gennaio 2025.