La Legge di Bilancio 2024 proroga l’APE Sociale fino a dicembre, ma introduce requisiti più severi per l’accesso e nuovi obblighi di comunicazione per i percettori.
L’indennità di prepensionamento, destinata a specifiche categorie di lavoratori (disoccupati, caregiver, invalidi civili con invalidità superiore al 74% e lavoratori che svolgono attività cosiddette “gravose”), iscritti alle gestioni espressamente indicate dalla legge, è stata prorogata fino a fine anno. Tuttavia, i requisiti per accedervi sono diventati più stringenti.
L’INPS, con la Circolare 35 del 20 febbraio 2024, ha fornito dettagli sulle nuove regole, chiarendo come le modifiche normative si rifletteranno sulle domande dei cittadini.
Ai sensi dell’articolo 1, comma 136, della legge n. 213 del 2023, la disciplina dell’APE sociale è stata estesa fino al 31 dicembre 2024, innalzando il requisito anagrafico per l’accesso al beneficio a 63 anni e 5 mesi.
Invece, l’articolo 1, comma 137, della Legge di Bilancio 2024 ha introdotto un regime di incompatibilità tra il beneficio dell’APE sociale e i redditi da lavoro dipendente o autonomo per i percettori che hanno ottenuto il riconoscimento nel corso del 2024. Sono escluse da tale incompatibilità le sole attività lavorative autonome occasionali, entro il limite di 5.000 euro annui di reddito.
I percettori di APE sociale hanno l’obbligo di comunicare all’INPS, entro 5 giorni lavorativi, l’inizio o la ripresa di un’attività lavorativa dipendente o autonoma, nonché il superamento della soglia reddituale di 5.000 euro annui per le attività lavorative autonome occasionali. In caso di omessa o tardiva comunicazione, oltre al recupero delle somme indebitamente percepite, saranno dovuti gli interessi legali, come previsto dalla circolare INPS n. 100 del 2017.