Infortuni sul lavoro
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L’assicurazione obbligatoria INAIL offre una protezione completa ai lavoratori in caso di incidenti sul lavoro che causino morte, inabilità permanente o inabilità assoluta temporanea per un periodo superiore a tre giorni.
A seguito di infortunio il lavoratore può contestare il provvedimento dell’INAIL, proponendo ricorso amministrativo entro 60 giorni dalla data di notifica (termine non perentorio), in cui bisognerà specificare i motivi per i quali non si ritiene giustificabile il provvedimento. In particolare è richiesta la descrizione dei danni fisici riportati, l’indicazione delle cure ricevute (esami, accertamenti, eventuali ricoveri, interventi, ecc.), con precisazione di eventuali complicazioni (aggravamenti, ricadute, ecc.).
Occorre, altresì, fare esatto riferimento al provvedimento impugnato (organo emittente, protocollo, data, ecc.), e presentare esplicita richiesta di revisione del provvedimento contestato, chiedendo l’accoglimento delle proprie ragioni, oppure, in subordine, l’ammissione a visita da parte di una commissione speciale cosiddetta “Collegiale medica” che verrà eseguita dai sanitari dell’Inail e da quelli di fiducia nominati dall’avvocato del Lavoratore, per una valutazione tecnica congiunta delle problematiche sanitarie in contestazione, al precipuo fine di pervenire a una decisione concorde sui punti controversi.
Infine, è possibile indicare le motivazioni secondo le quali il lavoratore ritiene non giustificabile il provvedimento dell’Istituto, nonché il certificato medico o la perizia medico legale di parte che ne giustificano l’opposizione.
Nel caso sia in discussione l’inabilità permanente, il ricorso deve altresì indicare la misura dell’indennità che il ricorrente ritiene essergli dovuta, comprovata dalle certificazioni mediche.
Il ricorso amministrativo costituisce condizione di procedibilità del giudizio dinanzi al Giudice del lavoro, e dovrà concludersi entro il termine di 150 giorni con la notifica all’interessato delle decisioni prese in merito.
Nel caso in cui l’istanza sia stata rigettata ovvero accolta con esito insoddisfacente, l’assicurato potrà presentare ricorso giudiziale presso il Tribunale del Lavoro entro il termine di 3 anni e 150 giorni (210 per le revisioni) decorrenti dal giorno dell’infortunio.
L’indennizzo dell’infortunato è garantito dall’Inail anche nel caso di prestazione lavorativa di fatto, svolta in nero.
I nostri avvocati, affiancati da un team di medici specialisti, ti assisteranno nelle varie fasi per il riconoscimento dell’indennità.